Ciao amici!! Rieccomi subito subito per un brevissimo viaggio a Cipro, una settimana in cui sono riuscito a intrufolarmi fra la Delta e la Omicron… di sto Covid dikilastramuorto.
La storia di Cipro è troppo lunga per essere riassunta brevemente, essendo stata conquistata e influenzata da tutte le grandi civiltà mediterranee: greci, assiri, egizi, persiani, romani ecc… però voglio riassumere brevemente la storia recente che ha portato alla divisione dell’isola in due parti.
Dopo l’indipendenza dal Regno Unito avvenuta nel 1960, sono esplose forti tensioni fra i greci e la minoranza turca (circa il 30%), stanziata soprattutto a nord. Per limitare gli scontri, già nel 1964 la capitale Nicosia viene divisa in due parti da una forza di pace delle Nazioni Unite, con un tratto di matita verde (da qui il nome “Green line”) disegnato sulla mappa da un generale inglese.
Negli anni successivi comunque si comincia a intravedere una certa stabilizzazione, grazie alla presidenza di Makarios che, benché greco, è ben visto anche dai turchi dopo una diffidenza iniziale.
Ma nel 1974 i colonnelli giunti al potere in Grecia dopo un colpo di stato, organizzano un colpo di stato anche a Cipro e rimuovono Makarios (molto probabilmente istigati e finanziati dagli Stati Uniti che non lo vedevano di buon occhio per via delle loro solite paranoie… sembrava brutto non immischiarsi e creare casini anche in questa piccola parte del globo!).
Essendo palese l’intento di passare all’annessione con la Grecia di lì a breve ed essendo stato dichiarato negli accordi dell’indipendenza che non era permessa l’annessione di Cipro alla Grecia o alla Turchia, i turchi si sentono in diritto di intervenire. Dopo cinque giorni l’esercito turco riesce a sbarcare a nord e travolge l’esercito greco, avanzando fino agli attuali confini.
Unica nota positiva, questa umiliante sconfitta contro i turchi e la paura di una vera e propria guerra contro la Turchia fa finalmente cadere, dopo solo alcuni giorni, il regime fascista dei colonnelli che stava al potere in Grecia dal 1967.
Una volta restaurata la democrazia sull’isola i turchi del nord non hanno mai più accettato di tornare allo status precedente e hanno proclamato la Repubblica Turca di Cipro del Nord, che però è riconosciuta solo dalla Turchia.
Al momento non si intravede una soluzione, ma anno dopo anno le tensioni vanno via via scemando. Dal 2003 è possibile passare fra le due parti dell’isola attraverso dei checkpoint e generazione dopo generazione i vecchi rancori vengono pian piano dimenticati.
Questa volta il compagno di viaggio non è Riccardo, bensì Alex, carissimo amico a Malta, dove viviamo. Come molti emigranti a Malta, abbiamo entrambi venduto l’anima al diavolo, lavoriamo infatti per agenzie di scommesse online, però nel mio caso posso ancora vantare una coscienza immacolata, essendo nel dipartimento di protezione dei clienti… ma questo è un discorso che ci porterebbe troppo lontano e comunque esula dai temi di questo blog.
All’aeroporto di Pafo abbiamo affittato una macchina automatica giapponese con tutti comandi astrusi (non sapete quante bestemmie gli ho menato) e siamo andati verso Nicosia, per la via che costeggia il mare a sud. Sulla via ci siamo fermati alcuni minuti sulla spiaggia dove si trova la “roccia di Afrodite”.
Secondo la leggenda, riconosciuta anche fuori dai confini ciprioti, è qui che, uscendo dalle spume delle acque, nacque Afrodite, dea dell’amore e della bellezza.
Anziani a Nicosia, nella parte greca.
Cipro è strapiena di locali, di tutti i tipi. Molti però erano chiusi o completamente vuoti per il mix di Covid e bassa stagione. Qui siamo in un pub della Nicosia greca esteticamente molto punk… peccato che i prezzi erano da Grand Hotel.
Un mezzo militare a Kyrenia, nella zona nord.
Questa foto però è ingannevole perché in realtà anche il nord è molto tranquillo, si trattava forse di una parata militare. In effetti poco prima quattro F-16 ci erano passati a circa 50 metri sopra la testa, con un rombo spaventoso e abbiamo visto in seguito che si trattava di una sorta di esibizione, dove vendevano anche gadget.
A parte tante bandiere della Turchia e della Repubblica Turca di Cipro del Nord, e prezzi molto più bassi, Kyrenia non differisce molto dalle città del sud. Purtroppo è rimasto ben poco della parte storica e c’è stata invece un’invasione di moderni locali, discoteche, Casinò e catene commerciali.
Il soffitto della recente grande moschea “Hala Sultan” a Haspolat, costruita con generosi fondi turchi.
Di nuovo nella parte greca, fra le montagne di Troodos, per una delle esperienze più piacevoli del viaggio: l’assaggio dei vini nelle cantine. La produzione del vino a Cipro risale addirittura a circa 6000 anni fa e secondo alcuni storici è stato il primo luogo al mondo a produrlo.
Durante l’assaggio ci venivano offerti vari tipi di vino, salendo via via di gradazione. Alcuni erano davvero buonissimi.
Se la polizia ci avesse fermato per l’alcool test ci avrebbero tolto la patente fino al 3485.
Fra le montagne di Troodos si trovano chiesette ortodosse molto umili all’esterno ma che nascondono all’interno splendidi affreschi. In questo caso si tratta della chiesa dell’Arcangelo Michele, nel villaggio di Pedoulas. Fu costruita e dipinta nel 1474.
Ecco appunto l’arcangelo Michele.
Una strada acciottolata con piante e fiori a Laneia, un caratteristico paesino fra le montagne di Troodos.
Sì, anche stavolta Alex si intravede appena un po’ di spalle da lontano, ma comunque non vi preoccupate, non vi perdete niente di straordinario
Bancarella di cibo sulla strada.
Cipro è piena di gatti. Una gioia per tutti gli amanti di questo simpatico felino. Fra l’altro, al momento, la prima testimonianza al mondo dell’amicizia fra l’uomo e il gatto è stata scoperta proprio qui, in una tomba di circa 9500 anni fa in cui affianco al defunto era stato seppellito anche il suo gatto.
In seguito ci sono stati anche specifici motivi che hanno portato i gatti sull’isola. Per esempio la storia del “Santo monastero di San Nicola dei gatti” racconta di come durante la sua costruzione nel XIII secolo furono fatte arrivare dall’Egitto e dalla Palestina navi piene di gatti per combattere i serpenti velenosi della zona.
Ora i serpenti sono stati sconfitti, i gatti hanno concluso con successo il proprio compito, e possono quindi starsene tutto il tempo a oziare e mangiare cibo gentilmente offerto da ciprioti e turisti.
Si continua a bere ottimo vino cipriota. Qui siamo a Limassol, grande e antica città sulla costa meridionale. Anche qui però, come in tutte le città cipriote che ho visitato, è rimasto ben poco del passato.
Dopo il quarto giorno Alex è tornato a Malta (c’era stato una sorta di compromesso con la sua ragazza, Ciapparina, che all’inizio non voleva mandarlo ma alla fine si è lasciata convincere per un massimo di 4 giorni) e nei restanti tre giorni ho visitato alcuni siti archeologici molto suggestivi.
Queste sono le rovine della zona archeologica di Neo-Pafo, fondata nel IV secolo a.C. All’epoca era una “nuova” città. In effetti la città-stato di Pafo è antichissima ed è menzionata persino nell’Odissea.
Il sito è famoso anche per gli straordinari mosaici che si trovano sui pavimenti di resti di ville romane dei primi secoli d.C. Purtroppo però, forse perché bassa stagione, erano stati tutti coperti per preservarli eccetto questo e un altro che raffigurava la nascita di Achille.
In questo mosaico è rappresentata la mitica lotta fra Teseo e il Minotauro all’interno del labirinto di Creta. In alto a sinistra c’è Arianna, in altro a destra Creta impersonificata e in basso a sinistra lo stesso labirinto impersonificato.
Poco a nord della zona archeologica di Pafo ci sono le cosiddette “Tombe dei Re”, una necropoli risalente al IV secolo a.C. dove in realtà non venivano seppelliti i re ma l’aristocrazia locale. Si tratta di varie tombe scavate direttamente nella roccia. Alcune, come questa, hanno un atrio colonnato al centro e le stanzette con i loculi intorno.
Ho letto della recente polemica esplosa in Italia per una statua di bronzo che rappresenta la spigolatrice di Sapri con fattezze femminili un po’ troppo in vista. Ma allora a Cipro cosa dovrebbero dire!? Qui le mettono addirittura prone sugli scogli! Mi chiedo dove andremo a finire.
A quanto pare Schiettino ha trovato un nuovo lavoro a Cipro! Qui ha un po’ pargheggiato la sua nave vicino agli scogli.
Scherzi a parte, si tratta di una cargo battente bandiera del Sierra Leone (sì, quasi liberiana…) che si è arenato a Peyia, circa 10k a nord di Pafo, nel 2011.
Il teatro di Kourion, un’altra antichissima città, vicino Limassol. In realtà questo teatro è stato quasi completamente ricostruito sul luogo di quello originale. Fu una importante città-stato di colonizzatori micenei che si stabilirono qui nel XIII secolo a.C.
Anche a Kourion ci sono alcuni mosaici sui pavimenti delle ville del periodo romano. Questo si trova nella cosiddetta “Casa dei gladiatori” per via di due mosaici sul pavimento che raffigurano gladiatori. Probabilmente si trattava di una palestra.
E anche stavolta sulla strada sbuca l’arcobaleno a salutarmi… un modo positivo di vedere il fatto che sta piovendo sempre!
Bene, avevo già in progetto un altro viaggio ma tutto il mondo sta ritornando rosso come un peperone. E vabè, pazienza. Ma come ha scritto qualcuno su Facebook: “Vivi ogni variante come se fosse l’ultima”.